Dal primo libro dei Re
In quei giorni, il torrente [nei cui pressi Elìa si era nascosto] si
seccò, perché non era piovuto sulla terra. Fu rivolta a lui la parola
del Signore: «Àlzati, va’ a Sarèpta di Sidone; ecco, io là ho dato
ordine a una vedova di sostenerti». Egli si alzò e andò a Sarèpta.
Arrivato alla porta della città, ecco una vedova che raccoglieva legna.
La chiamò e le disse: «Prendimi un po’ d’acqua in un vaso, perché io
possa bere». Mentre quella andava a prenderla, le gridò: «Per favore,
prendimi anche un pezzo di pane». Quella rispose: «Per la vita del
Signore, tuo Dio, non ho nulla di cotto, ma solo un pugno di farina
nella giara e un po’ d’olio nell’orcio; ora raccolgo due pezzi di legna,
dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi
moriremo». Elìa le disse: «Non temere; va’ a fare come hai detto. Prima
però prepara una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne
preparerai per te e per tuo figlio, poiché così dice il Signore, Dio
d’Israele: “La farina della giara non si esaurirà e l’orcio dell’olio
non diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla
faccia della terra”».
Quella andò e fece come aveva detto Elìa; poi mangiarono lei, lui e la
casa di lei per diversi giorni. La farina della giara non venne meno e
l’orcio dell’olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva
pronunciato per mezzo di Elìa.
Parola di Dio
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