Dal secondo libro dei Re
In quei giorni, Sennàcherib, re d’Assiria, inviò di nuovo messaggeri a
Ezechìa dicendo: «Così direte a Ezechìa, re di Giuda: “Non ti illuda il
tuo Dio in cui confidi, dicendo: Gerusalemme non sarà consegnata in mano
al re d’Assiria. Ecco, tu sai quanto hanno fatto i re d’Assiria a tutti
i territori, votandoli allo sterminio. Soltanto tu ti salveresti?”».
Ezechìa prese la lettera dalla mano dei messaggeri e la lesse, poi salì
al tempio del Signore, l’aprì davanti al Signore e pregò davanti al
Signore: «Signore, Dio d’Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei
Dio per tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra.
Porgi, Signore, il tuo orecchio e ascolta; apri, Signore, i tuoi occhi e
guarda. Ascolta tutte le parole che Sennàcherib ha mandato a dire per
insultare il Dio vivente. È vero, Signore, i re d’Assiria hanno
devastato le nazioni e la loro terra, hanno gettato i loro dèi nel
fuoco; quelli però non erano dèi, ma solo opera di mani d’uomo, legno e
pietra: perciò li hanno distrutti. Ma ora, Signore, nostro Dio, salvaci
dalla sua mano, perché sappiano tutti i regni della terra che tu solo, o
Signore, sei Dio».
Allora Isaìa, figlio di Amoz, mandò a dire a Ezechìa: «Così dice il
Signore, Dio d’Israele: “Ho udito quanto hai chiesto nella tua preghiera
riguardo a Sennàcherib, re d’Assiria. Questa è la sentenza che il
Signore ha pronunciato contro di lui:
Ti disprezza, ti deride
la vergine figlia di Sion.
Dietro a te scuote il capo
la figlia di Gerusalemme”.
Poiché da Gerusalemme uscirà un resto,
dal monte Sion un residuo.
Lo zelo del Signore farà questo.
Perciò così dice il Signore riguardo al re d’Assiria:
“Non entrerà in questa città
né vi lancerà una freccia,
non l’affronterà con scudi
e contro essa non costruirà terrapieno.
Ritornerà per la strada per cui è venuto;
non entrerà in questa città.
Oracolo del Signore.
Proteggerò questa città per salvarla,
per amore di me e di Davide mio servo”».
Ora in quella notte l’angelo del Signore uscì e colpì nell’accampamento
degli Assiri centoottantacinquemila uomini. Sennàcherib, re d’Assiria,
levò le tende, partì e fece ritorno a Nìnive, dove rimase.
Parola di Dio
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