Dal libro del profeta Amos
In quei giorni, Amasìa, sacerdote di Betel, mandò a dire a Geroboàmo re 
d’Israele: «Amos congiura contro di te, in mezzo alla casa d’Israele; il
 paese non può sopportare le sue parole, poiché così dice Amos: “Di 
spada morirà Geroboàmo e Israele sarà condotto in esilio lontano dalla 
sua terra”». Amasìa disse ad Amos: «Vattene, veggente, ritìrati nella 
terra di Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare, ma a 
Betel non profetizzare più, perché questo è il santuario del re ed è il 
tempio del regno». 
Amos rispose ad Amasìa e disse:
«Non ero profeta né figlio di profeta;
ero un mandriano e coltivavo piante di sicomòro.
Il Signore mi prese,
mi chiamò mentre seguivo il gregge.
Il Signore mi disse:
Va’, profetizza al mio popolo Israele.
Ora ascolta la parola del Signore: Tu dici: “Non profetizzare contro 
Israele, non parlare contro la casa d’Isacco”. Ebbene, dice il Signore: 
“Tua moglie diventerà una prostituta nella città, i tuoi figli e le tue 
figlie cadranno di spada, la tua terra sarà divisa con la corda in più 
proprietà; tu morirai in terra impura e Israele sarà deportato in esilio
 lontano dalla sua terra”».
                           
                           Parola di Dio
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