Dal libro del profeta Geremìa
In quei giorni, i sacerdoti e i profeti dissero ai capi e a tutto il
popolo: «Una condanna a morte merita quest’uomo, perché ha profetizzato
contro questa città, come avete udito con i vostri orecchi!».
Ma Geremìa rispose a tutti i capi e a tutto il popolo: «Il Signore mi ha
mandato a profetizzare contro questo tempio e contro questa città le
cose che avete ascoltato. Migliorate dunque la vostra condotta e le
vostre azioni e ascoltate la voce del Signore, vostro Dio, e il Signore
si pentirà del male che ha annunciato contro di voi. Quanto a me, eccomi
in mano vostra, fate di me come vi sembra bene e giusto; ma sappiate
bene che, se voi mi ucciderete, sarete responsabili del sangue
innocente, voi e tutti gli abitanti di questa città, perché il Signore
mi ha veramente inviato a voi per dire ai vostri orecchi tutte queste
parole».
I capi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: «Non ci deve
essere condanna a morte per quest’uomo, perché ci ha parlato nel nome
del Signore, nostro Dio». La mano di Achikàm, figlio di Safan, fu a
favore di Geremìa, perché non lo consegnassero al popolo per metterlo a
morte.
Parola di Dio
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